lunedì 1 aprile 2013

Il linguaggio delle cose




Al grido "Qui non si butta via niente",  gli armadi e i cassetti scoppiano. L'ideologia (arcaica ma anche up to date perché si connette con la necessità del consumo sostenibile) è: "Conserva la pezza per quando viene il buco", "Oppure: conserva che trovi". Ed è una ideologia vincente su di te che butteresti via tutto quando ti si presentano trionfanti con un astuccio degli occhiali, vetusto ma in buono stato, pescato chissà da quale fondo di cassetto, a te che hai appena sussurrato: "Mi si è rotto l'astuccio degli occhiali". In siciliano "conservare" si dice "savvari", proprio "salvare", e   "savvari" perciò racchiude il principio di salvare gli oggetti da un ineluttabile naufragio, quel Nulla dove le cose ad un certo punto della nostra vita di consumatori più o meno responsabili spariscono.
E' una ideologia conservativa, forse conservatrice (lo dice il verbo stesso, ineluttabilmente)  del "rifiuto" e anche una inibizione anti-freudiana del "rimosso". Ma anche una sconfessione clamorosa della visione hegeliana (più che freudiana) della "das Ding" (la cosa) dialetticamente inassimilabile alla vita dello spirito. Le cose invece sono tra noi, fanno parte della nostra vita e parlano come dice Baudelaire (Elevation) Le langage des fleurs et ... des choses muettes.
Io  farei fare corsi accelerati di decluttering almeno ai disposofobici di primo grado, per gli altri non c'è rimedio. Negli oggetti PER ME non c'è la vita, ma talvolta sento che possiedono qualche spiritello. Per il resto se perdo un oggetto potrei anche non accorgermene se non al momento del bisogno, ma c'è chi si conta TUTTI i propri oggetti come il vecchio Scrooge e a cui non sfugge nulla, e pongono domande improvvise e ferali su cose che tu hai solo intravisto e delle quali non hai la minima idea (e non te ne importa proprio niente, in verità) di dove possano essere finite..
La lotta con gli oggetti giunta all'ultimo stadio (ai ferri corti si direbbe) diventa un corpo a corpo non solo tra gli uomini e gli oggetti, ma  tra gli uomini, i conviventi e gli oggetti (splendido ménage à trois!) , per cui può succedere che se ti capita di sbottare: "Ma buttalo!", non è infrequente sentirsi rispondere: "Io butto te!".

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